Donna Rosa verso Itaca

esattamente il nuovo blog si chiama http//:donnarosaversoitaca.blogspot.com. a presto

vacanze 2011

Cari amici, sto aprendo un nuovo blog dal titolo molto impegnativo: "Verso Itaca". Ci ritroviamo lì.

di nuovo le egadi

sono tornato a Trapani con Eileen venerdì sera per un ultimo week end a vela e tirare DonnaRosa a terra.

la stagione non è ancora buona: forte vento da Sud e nuvoloni per tutta la giornata di sabato. gli aliscafi sono fermi. abbiamo passeggiato in città. ormai la conosciamo ma Trapani si fa scoprire poco a poco ed è stato piacevole rivedere il centro storico e il ghetto. abbiamo cercato di affittare uno scooter ma i prezzi erano troppo alti. c'è un sistema di prezzi totalmente differenziato a Trapani: quello per turisti e quello per i locali. si può fare un buon pasto completo con 8 euro ma poi ti chiedono 50 euro al giorno per un motorino... e il taxi per l'aeroporto è sempre una sorpresa anche se c'è scritto prezzo fisso.

sabato sera, ben coperti, usciamo con il gommone e andiamo a cena alla Lega Navale, ma il ristorante non funziona più. ormeggiamo tra i pontili alla fine del lungomare e scopriamo la trattoria "antichi sapori", dove si mangia bene e all'aperto.

domenica usciamo per andare a Marettimo. i vento è girato da Nord Ovest. non è piacevole. ci si bagna. ci fermiamo in una bella baia protetta di levanzo. Eileen fa il bagno, malgrado qualche medusa.
nel pomeriggio il mare si è alzato di nuovo. siamo incerti tra andare a Favignana o tornare a Trapani. ci dirigiamo verso Favignana ma poi invertiamo la rotta e torniamo a Trapani col mare in poppa.
facciamo 6 nodi con il solo fiocco (e un po' do motore)

un catamarano veloce tenta di investirci ma poi vira all'ultimo momento.
Erice è coperta di nuvole. l'ingresso in porto sotto il sole è sempre piacevole.

Lunedì, la stagione è finalmente tornata al bello: caldo, sole e vento giusto. noi facciamo il bucato e puliamo la barchetta. alle 16 la tiriamo a terra: è abbastanza pulita, ma l'elica ha perso in mare uno degli zinchi messi dal meccanico Adel a Hammamet. Ora Donna Rosa è di nuovo nelle mani del cantiere Miceli. Peppe Miceli dice che sarebbe bene lucidarla. vedremo: io sono affezionato al suo color glicine.
concordo con Bernardo i lavori da fare: chiudere le infiltrazioni d'acqua che ci sono nei finestrini, raforzare il musone, gli zinchi, e poche altre cose.

al cantiere troviamo tracce di Schumi.


alle 16.15 Donna Rosa è di nuovo a terra.
Arrivederci all'anno prossimo.

NB

chiedo scusa. il nuovo blog ha per indirizzo www.donnarosaversotrapani.blogspot.com

lunedì 6

Eileen è ripartita col signor Soussi (il fratello "italiano") per l'aeroporto. l'aereo è partito in orario e, cosa incredibile, è arrivato a fiumicino con dieci minuti di anticipo.
sono rimasto soloa  bordo e mi sono fatto (come solito) tonno e fagioli con salsa mechoua mezza piccante (e l'altra mezza pure). l'ideale per i 36 gradi che c'erano in barca.
Nel pomeriggio si è alzata una sventolata (prevista) da SE.
sono andato a fare una passeggiata. la costa a nord è piuttosto bella.

Da questo momento il blog prosegue su www.versotrapani.blogspot.com
Arrivederci lì.

domenica

dopo una mattinata pigra abbiamo preso il gommone e siamo andati a fare un bagno alla spiaggia. era domenica e c'era molta gente. è stato un po' fastidioso perché i ragazzi guardavano il nostro vecchio tender come se fosse una ferrari e molti bambini volevano salirci sopra. gli adulti invece del tender guardavano il costume un po' slabbrato di Eileen.
la sera abbiamo mangiato al restaurat central, al marina. un pesce ai ferri per eileen e per me una tajine di agnello motlo buona che chiamano "coucha".
dopo cena abbiamo aperto il pacchetto delle carte romagnole e Eileen ha finalmente vinto sia a scopetta che a briscola in due. una fortuna sfacciata: sempre il settebello e sempre asso e tre di briscola...

rieccoci!

Buongiorno. Eileen e io siamo tornati a Monastir. Eileen ripartirà in aereo lunedì, io resterò ad attendere l'equipaggio di veri lupi di mare con cui riportare la barchetta a Trapani (inscialla...).
L'arrivo a Tunisi è stato penosissimo. 4 ore di ritardo l'aereo da Roma e poi uno scalo imprevisto a Bologna per far scendere charteristi rimasti senza aereo in Tunisia!!!
Per fortuna all'aeroporto di Cartagine c'era ad attenderci sorridente M. Soussi che ci ha portato al Marina di Monastir dove siamo arrivati alle 4 di notte. La barca era stata spostata a un altro molo (a mano, da quello che ho capito) ed era in perfetto ordine (per quanto ormeggiata in maniera un po' approssimativa a un moletto galleggiante).
 C'è stato un altro lungo e difficile scambio telefonico tra italia e tunisia oggi. perché la capitaneria di Monastir che ha le chiavi della barca era chiusa e nessunos embrava in grado di posarci le chiavi a bordo. a Eileen dicevano che era necessaria una mail, a me che ne avevo mandate due dicevano che le chiavi erano a casa del capitano!!!
alla fine ce le hanno messe nel gavone e siamo riusciti a entrare.
abbiamo regalato un pacchetto di caffé italiano (portato allo scopo) all'ormeggiatore.
Durante il viaggio in macchina di 2 ore M. Soussi ha parlato a lungo con Eileen che io avevo (subdolamente) fatto salire davanti. Tra un sonnellino e l'altro sentivo che i due parlavano di religione. Anzi, di religioni a confronto. M. Soussi è molto gentile ma, ovviamente, se la sua religione dice che Abramo doveva sacrificare Ismaele è inutile cercare di spiegare che no, che doveva sacrificare Isacco, perché lui dice: "No, vi sbagliate, era Ismaele". E così per molte cose. La conversazione è comunque molto interessante. Eileen non insiste ad affermare la sua verità e nemmeno Soussi cerca di convertirci, ma non lascia spazio a possibili dubbi: era Ismaele e basta.
A me, che non sono religioso, la conversazione fa riflettere. sono due persone civili che si scambiano credo diversi, sono entrambi curiosi e interessati a comprendersi ma non troveranno punti di intesa quasi su nulla. "Gesù, penultimo profeta prima di Maometto, è stato tolto dalla croce da Dio e sostituito con un'altra persona... come avrebbe potuto Dio far morire in croce il suo profeta?"
M. Soussi parla un francese non corretto che io capisco benissimo. ma lui spesso non capisce quello che io dico.
L'altra sera non avevamo di che pagarlo e lui ci ha detto che non c'era problema: l'avremmo pagato il giorno dopo. Eileen gli ha voluto lasciare una cifra più alta del dovuto. Soussi ha detto che era troppo alta e ha accettato una mancia più bassa. Ha raccontato che una volta una signora francese gli voleva lasciare 50 euro di mancia per un pecorso di 10 chilometri e che lui ha rifiutato. Tanto più che la signora era una "revenante...". Eileen ha sbarrato gli occhi e mi ha spiegato che revenante in francese vuol dire fantasma, ma Soussi intendeva una cliente che era venuta molte volte a Monastir.
Ieri ci ha portato al souk di Monastir e poi in giro per la città alla ricerca di un paio di pantaloni alla maniera araba (al mercato non c'erano perché, come ci ha detto un venditore con una certa aria di superiorità, al souk c'era solo roba occidentale), chiedendo istruzioni al telefono alla moglie. gli ho chiesto perché i tunisini al telefono ci sembrano sempre arrabbiati con la voce dura e lui ha risposto che loro pensano la stessa cosa dei tedeschi e degli italiani. Sugli italiani non sono riuscito a capire. sui tedeschi invece ci siamo trovati (finalmente) d'accordo.
M. Soussi è passato un momento a casa sua a scaricare qualcosa. noi siamo rimasti nella macchina. sono usciti i suoi due figli (non la moglie) per salutarci e baciarci. La ragazza e il ragazzo sono gemelli (anche se non sembra) e studiano. lui vuole studiare da perito commerciale (diremmo noi, credo), lei vuole insegnare matematica. Soussì ha detto alla figlia (il figlio può fare ciò che vuole) che le paga gli studi fino alla fine però a Monastir, che non pensi di andare a studiare in giro. ci ha offerto due pasticcini tipici (malgrado fosse ramadan)
a una mia domanda precisa ha detto che la figlia e anche la moglie dicono le preghiere ma non si velano perché le donne tunisine possono fare come credono sia meglio.
Soussi ci ha mostrato il piccolo isolato su cui la famiglia ha costruito tante casette (era il terreno del padre) piccole ma per tuttii fratelli, la madre  e i figli. 
Ci ha spiegato che loro in casa hanno una piccola stanza per le abluzioni e le preghiere, ma non tutte le famiglie l'hanno.
Eileen in città (in un altro mercato, chissà perché distinto dal souk) ha trovato i pantaloni arabi, Soussi ha comprato un secchio di vernice, io un tubo speciale per il gas che ho montato nel pomeriggio (a bordo c'era ancora quello originario del 1980).

Ieri sera, mentre eravamo al bar, ci ha telefonato M. Soussi per dirci che ci aveva portato un piatto di couscous al pesce fatto da sua moglie. abbiamo cenato con quello. il pesce era cotto benissimo.
La notte del nostro arrivo tirava un forte vento da NE o NW, difficile capire in porto. tutte le sartie suonavano e sembrava di essere in Grecia quando tira meltemi. ieri il mare era mosso ma il vento era calato. questa notte ha ricominciato a soffiare forte.
Dal bar dove c'è wireless guardo le previsioni (diversi siti). sembra ci sia un buco domani lunedì (ma non so cosa farmene) e uno giovedì. la situazione è comunque variabile. speriamo bene.

Questa mattina, all'uscita dal supermercato, un parente di Saìd (il cugino tunisino di Paco) si è venuto a strofinare a lungo sulle nostre gambe. era un po' malmesso ma affettuoso.  poi ci ha seguito fino al marina (per verificare che tutto andasse bene).